Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia
presenta
PPS//Meetings#3
a cura di Helga Marsala
MAGICK
[Orazio Battaglia+Duncan Marquiss]
guest curator Emanuela Nobile Mino
Opening 20.01. 2011/ ore 19
[Palermo, Palazzo Riso | Project Room]
21.01.2011/03.02.2011
Marco Bonafè
The party's over
Opening 20.01.2011/ ore 18
GALLERIA S.A.C.S. – Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia
22.01.2011/20.02.2011
Bound
progetto di Federico Lupo: Giampiero Riggio + Aldo Ammirata sound performance // electronics + voce + tastiere + chitarra + violoncello 20.01.2011/ ore 20 secondo piano - Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia
Federico Lupo
The perfect way to escape
Opening 21.01.2011/ ore 18
GALLERIA S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck, Catania
22.01.2011/26.02.2011
PPS Meetings#3
a cura di Helga Marsala
MAGICK
BATTAGLIA+MARQUISS
guest curator Emanuela Nobile Mino
Due
artisti e due curatori, per un unico progetto,
un’installazione a più voci
concepita come riflessione intorno al potere del Magico e
alla sua relazione
sottile e profonda con i luoghi. In particolare quelli che
disegnano il
paesaggio siciliano.
Per il terzo appuntamento di “PPS//Meetings”, ciclo di mostre
personali ed eventi a cura di Helga Marsala, Orazio
Battaglia, modicano
trapiantato a Roma, Duncan Marquiss, scozzese, e il critico
romano Emanuela
Nobile Mino, in veste di guest curator, danno vita a un
piccolo focus sul tema
del magico. Un paesaggio costellato di segni, apparizioni,
suggestioni, seduzioni
in forma di immagini e parole, il tutto assemblato, tassello
dopo tassello,
all’interno di una mostra che funziona come un’unica
installazione a più
livelli.
Orazio Battaglia attraversa
idealmente la Sicilia da un punto all’altro, soffermandosi
su alcuni luoghi
strategici, nel tentativo di catturare energie spirituali e
alchemiche da
tradurre in immagini.
Ne deriva una cartografia dell’isola assolutamente
personale, intrisa di
potenze sotterranee. Le dimensioni
del sacro e del misterico, la percezione della Natura come
crogiuolo di
forze trasmutative, l’intreccio di
vita e morte, reiterato nel mito,
nelle tradizioni popolari, nelle scritture religiose e nel
pensiero filosofico,
tornano come temi nodali di questo viaggio incontro ai
luoghi e allo loro aura
magica.
Scorci rarefatti, quasi immateriali, di città quali Trapani,
Catania, Cefalù,
Messina, Agrigento, ricorrono in una serie composta da
pastelli, acquerelli e
un piccolo dipinto a olio. I pastelli sono concepiti come
monocromi - nero su
nero, giallo su giallo, bianco su bianco: superfici da cui
l’immagine affiora,
magicamente, grazie a una lettura lenta distribuita nel
tempo.
I lavori su carta realizzati con zolfo, passito di
Pantelleria o Marsala,
riprendono iconografie sacre (come le Tre Sante in cui si fondono
i caratteri iconografici di Santa Lucia, Santa Rosalia e
Sant’Agata, patrone di
Siracusa, Palermo e Catania) o angoli di paesaggi siciliani,
dando vita a un
processo di “cucina alchemica” direttamente sul foglio.
Un’installazione, composta
da tra sfere di vetro sigillate a cera – sorta di ampolle
rivisitate –
raccoglie campioni d’acqua dei tre mari che bagnano la
Sicilia, formando sul pavimento un ideale
triangolo, a un tempo evocazione della forma dell’isola e
simbolo ancestrale
dagli innumerevoli risvolti mitologici, filosofici,
religiosi. Un labirinto,
tracciato sul pavimento con del nastro argentato, guida e
insieme confonde lo
spettatore all’interno di un percorso immaginario colmo di
valenze simboliche.
Il video di Duncan Marquiss, A Nothing
with a Vengeance, fornisce
un’ulteriore finestra d’indagine
all’interno del percorso. Girato nel 2007 a Scicli, in
occasione di una
residenza presso la Galleria Civica Montevergini, il film si
sofferma sulle
cave e i vicoli della cittadina, precipitandoli in atmosfere
gotiche. Evocando
ritualità collettive ancestrali e movimenti esplorativi del
sacro, Marquiss
animai di ombre i luoghi ripresi con la telecamera:
silhouette di uomini e
donne che danzano, lottano e copulano. Riferimenti
dichiarati sono il film di Maya Deren The
Very Eye of Night e
la versione animata del Signore degli Anelli, realizzata da
Ralf Bakshi. Il
titolo è invece una citazione dal libro “The Devils of
Loudun" di Aldous
Huxley, in cui l’autore ipotizza un raffronto tra stati di
intossicazione ed
l'esperienza estatiche,
Su un monitor, come ulteriore apertura e diramazione,
scorrono in loop i
contributi video selezionati da Emanuela Nobile Mino per A Kind Of
Magic, una playlist realizzata
nel
2009 a partire da materiali d’autore recuperati su Youtube.
Tra incantesimi,
esperimenti, illusioni ottiche, piccoli prodigi del
quotidiano, la compilation
affronta il tema del magico soprattutto in relazione al
video: il frapporsi di
un medium - quale una macchina da presa - tra l’occhio e la
realtà, determina
un’azione di filtraggio che altera la percezione del dato,
determinando una
serie di modificazioni “oniriche”, a volte sorprendenti
ancorché semplici. “A Kind of
Magic riflette
sull'ingannevole natura del rapporto interattivo che
automaticamente
si crea tra visione e percezione, occhio e mente, opera e
spettatore, realtà e
sogno, materia e fantasma”.
Completano il progetto una seria di frasi di celebri scrittori, artisti, poeti – selezionate dalla curatrici - tutte in qualche modo riferibili al magico, attraverso chiavi e prospettive differenti: André Breton, Jean Cocteau, Marcel Duchamp, Novalis, René Char.
:::::::::::::::::
grafite e Passito di Pantelleria
2) Duncan Marquiss, A Nothing With A Vengeance, 2006
DV - 6’, loop
Palazzo Riso
c.so vittorio Emanuele 365, Palermo
t. +39 091.320532
Fondazione Brodbeck
via Gramignani, 93 Catania
t. +39 095 7233111