Fragalà
L'eccidio di Melissa... tra storia e leggenda
venerdì 21 gennaio
ore 20.00
incontro con Gino Murgi, sindaco di Melissa, e Raffaele d'Angelo, presidente del Comitato di Promozione Culturale “Calabresi di Parma”
seguirà un aperitivo di prodotti tipici calabresi offerto dal Comitato
ore 21.15 inizio spettacolo
sabato 22 gennaio spettacolo ore 21.15
ideazione e ricerca storica Ilaria Gerbella e Maria
Teresa Lonetti
con Maria Teresa Lonetti Michela
Ollari Franca Tragni
testi Ilaria Gerbella e Maria
Teresa Lonetti
immagini video Ilaria Gerbella
musiche originali scritte e interpretate dal vivo da
Maria Teresa Lonetti
Antonio Bodini batteria
Massimo Spadotto basso
Tomas Carretta chitarra
Fiorenzo
Fuscaldi
percussioni
Emanuele
Mazzaschi
fisarmonica
regia Ilaria
Gerbella
Torna in scena al Teatro Europa, dopo il debutto della
scorsa stagione, venerdì 21 e sabato 22 gennaio alle
21.15, lo spettacolo Fragalà – L'eccidio di Melissa... tra storia e leggenda, diretto da Ilaria Gerbella, che ha curato
la drammaturgia in collaborazione con Maria Teresa Lonetti.
L'affascinante storia che verrà portata in scena è
quella del paese dell'entroterra calabrese, da
sempre legato a storie suggestive, come quella che
lo vuole luogo in cui le streghe si rifugiarono dopo
la cacciata da Benevento, ma anche crude e dolorose,
come quelle della famiglia egemone dei conti
Campitelli, che nel '600 reintrodussero il costume
dello ius primae noctis.
Venerdì 21 gennaio la serata della prima inizierà
alle ore 20.00, con un incontro a cui saranno
presenti il sindaco di Melissa Gino Murgi e il
presidente del Comitato di Promozione Culturale
“Calabresi di Parma” Raffaele D'Angelo, cui seguirà
un aperitivo di prodotti tipici calabresi offerto
dal Comitato.
Sul palco alle 21.15, Franca Tragni, Michela Ollari e Maria Teresa Lonetti
porteranno in scena le atmosfere di questa terra,
per arrivare all'evento centrale dello spettacolo,
l'eccidio del 29 ottobre del 1949, giorno in cui i
contadini, donne e uomini melissesi, occuparono le
terre incolte nella zona di Fragalà, a pochi
chilometri dal paese. Lo stesso giorno arrivarono a
Melissa da Bari un centinaio di poliziotti chiamati
dal proprietario Berlingieri, con l’intento di
combattere quello che sembrava agli occhi del
marchese un sopruso. Quel 29 ottobre, il reparto
della celere sparò sui contadini che avevano invaso,
per dissodarlo, un fondo incolto, uccidendone tre e
ferendone gravemente altri diciassette. Fu il
momento culminante di un'attività repressiva che si
afferma in Calabria e nel mezzogiorno e che rafforzò
un processo di presa di coscienza da parte del
popolo. Melissa rappresenta il simbolo della volontà
di lotta e dell'antica aspirazione alla giustizia
delle classi povere del sud. Ad accompagnare le tre
protagoniste in questo spettacolo, e a immergere il
pubblico nell'atmosfera di questa terra e di questa
narrazione ci saranno le musiche originali di Maria
Teresa Lonetti ed eseguite dal vivo da Antonio Bodini, Massimo Spadotto, Tomas Carretta, Fiorenzo Fuscaldi ed Emanuele Mazzaschi.
Con lo spettacolo Fragalà - L'eccidio di Melissa... tra storia e leggenda si vuole
rappresentare ed evocare
il mondo magico di cui il paese di Melissa è pervaso
fondendolo insieme alla componente storica che ha
caratterizzato non solo il paese, ma tutto il Sud
Italia. La
comunione delle vicende si riscontra nella ricerca
dei valori e degli ideali come la libertà, la
coesione e unione nella riscossa all'indipendenza e
alla lotta contro il sopruso. Il "fuoco" dello
spettacolo è la donna.
Il ruolo della donna vista nella componente magica
nelle tre streghe di Melissa, vista come "oggetto"
nel sopruso maschilista del Conte che applica lo ius
primae noctis, ma soprattutto vista come icona di
coraggio e forza, colei che lotta e si pone in prima fila.
Di fondamentale importanza le tematiche trattate che si
ricollegano a problematiche ancora oggi esistenti e
paradossalmente irrisolte.
Una produzione complessa e coraggiosa, che alla ricerca storica e drammaturgica ha accostato quella teatrale, combinando sul palco il video, la musica dal vivo, il canto, la danza e la parola poetica. […] Sono il canto, la musica, le parole ed i corpi a dare forza a questo spettacolo sincero, in cui tutto si confonde in una carnalità viva; in cui “cominci a sentire con gli occhi, a vedere con il battito del tempo”; in cui il filo della storia si fa gomitolo di ricordi, e la rabbia annoda ciò che la difesa della libertà non ha potuto sciogliere.