sabato 16 febbraio 08 ore 18
SEQUESTRATA IN CASA. IL CASO DI NATASCHA KAMPUSCH TRA ARTE E CLINICA
una conversazione tra Massimo Recalcati, Andrea Bellavita, Renzo Martinelli
Ingresso libero
Massimo Recalcati (psicanalista), Andrea Bellavita (critico cinematografico) e Renzo Martinelli (regista) dialogano sul caso di Natascha Kampusch, la ragazza austriaca rapita bambina da Wolfgang Prikopil e balzata agli onori della cronaca per essersi liberata dopo otto anni di prigionia.
Da questa vicenda, che presenta svariati caratteri tragici, trae spunto lo spettacolo Dare al buio (la fine l’inizio) scritto dalla giovane drammaturga Letizia Russo per Teatro i, dove è in scena fino al 24 febbraio.
Questo incontro, aperto al pubblico, è l’occasione per mettere a confronto vita, arte e clinica attraverso tre punti di vista differenti ma complementari, che a partire da un lavoro teatrale disegnano orizzonti altri.
12 febbraio _ 24 febbraio 08 ore 21[domenica ore 21]
DARE AL BUIO
(la fine l'inizio)
[prima nazionale]
di Letizia Russo
regia Renzo Martinelli
con Gabriele Benedetti, Paolo Cosenza, Federica Fracassi
produzione Teatro i coproduzione Mittelfest
Dare al buio (la fine l’inizio) è una fiaba. C’è una bambina indifesa, un orco dal quale scappare, una figura magica e una casa stregata nella quale la protagonista rimane rinchiusa per lungo tempo. Il tempo di un incantesimo e di una crescita.
Il testo prende spunto dalla storia di Natascha Kampusch, la ragazza austriaca balzata agli onori della cronaca mondiale per essersi liberata dopo otto anni di prigionia.
Dare al buio significa dare alla luce in un mondo alla rovescia. Chi è il protagonista e chi l’eroe, chi il cattivo e chi il buono, qual è l’incantesimo?
info e prenotazioni +39 02 8323156 | info@teatroi.org
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Teatro i
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