Bando alle censure, ecco qualcosa che vale la pena di leggere
Cari bazariani, stavolta, oltre a darvi appuntamento a Bologna, al mio seguito, a sostegno della cultura della differenza (nell'ambito di Teatri di Vita con “frigo”, di cui già sapete dalle precedenti rubriche), voglio segnalarvi un libro...
Sto parlando del saggio di Stefano Casi, “Il teatro inopportuno di Copi”: finalmente lo sdoganamento di un moderno Genet dell’arte scenica che, tra censure e imbarazzi, aveva rischiato di essere dimenticato (info su babiloniamagazine.it).