Trilogia della città di K.
Di Agota Kristof
Me
lo ha consigliato sempre lui, il mio amico ceramista napoletano (e che
ci volete fare, abbiamo gli stessi gusti e ci vogliamo un gran bene!),
nonostante “Ieri”, il precedente libro dello stesso autore, non mi era
piaciuto. Eravamo a cena da amici, col camino
acceso, e si parlava di cinema, musica, letteratura e delle avanguardie
che stanno inaugurando la prossima era. E’ una favola nera ungherese. Ma non per bambini, per carità! Nera vuol dire nera!!
Due
ragazzini vengono ceduti dalla mamma alla nonna nel periodo della
guerra e vivono in stato selvaggio nella foresta. Ma no, non vi dico
niente di più…
Solo vi avverto, occhio al vostro stomaco, perché ce ne vuole per leggerlo!
Sono
appena alle prime 30 pagine ma non riesco a staccarmene: che ne pensate
di una donna che compare dai cespugli con gli occhi pieni di pus che
copula con un cane???
Adoro farmi trovare impreparata!