Il Ruanda, tra i più piccoli paesi d’Africa, rimane incastonato con i suoi interminabili rilievi, come una scheggia lussureggiante nel cuore del continente nero. La sua capitale è l’immagine di una nazione in preda ai cambiamenti
Dopo tutto, c’è vita!
Potrebbe risultare difficile immaginare che il luogo che meno di 15anni fa è stato teatro di uno dei più cruenti massacri della storia recente possa presentarsi oggi come una metropoli dinamica proiettata verso il futuro, ma tant’è, andare per credere.
Distesa in lunghezza a circa 1.500 metri di altitudine su un letto di colline prese d’assalto da un’edilizia sempre più vorace e moderna, Kigali, che nel 2007 ha festeggiato il centenario della sua fondazione, pare voler approfittare al massimo di una situazione politica attualmente stabile. Convinta di non perdere il rapido dello sviluppo economico, mostra di vivere un periodo di forte rinnovamento. A simbolo di questo nuovo ordine, basti notare i nuovi grattacieli, quasi sempre sedi di banche pronte a fare del Ruanda la Svizzera dei Grandi Laghi, che stanno spuntando come funghi, cambiando profondamente la skyline cittadina. C’è chi, drizzando il dito stupito verso una collina di fronte, giura di non riconoscere alcune zone della città, dopo solo qualche mese di assenza.
Non stupisca allora che qui, pur non essendo propriamente una meta turistica, per gli abitanti locali, soprattutto giovani, e per i numerosi occidentali di stanza a Kigali per lavoro, non ci sia pericolo di annoiarsi, soprattutto quando cala la sera e si accendono le luci di sofisticati locali piazzati su terrazze panoramiche e di frenetiche discoteche aperte fino all’alba. Per di più, il pericolo sembra non esserci neanche in fatto di criminalità, facendone un vanto tra le capitali africane.
Cibo et divertissement
A Kigali, spesso i luoghi dove poter mangiare e intrattenersi al suono di musiche live o mixate all’East-African style, si confondono in un’unica soluzione. Ecco una selezione Bazar…
Republika Lounge (Rue de l’Akanyaru), situato nel quartiere “bianco” di Kiyovu, questo locale decorato in stile african-chic offre la possibilità di bere un cocktail e mangiare degli stuzzichini locali comodamente seduti sui divanetti di una delle più belle terrazze cittadine, in compagnia di una clientela giovane e modaiola. Ordinate i diversi tipi di brochettes (spiedini) tra i quali si consiglia lo zingalo (squisito! Ma chiedete con che cosa è fatto solo dopo averlo mangiato!).
New Cadillac, (quartiere kimihurura), probabilmente la + frequentata delle discoteche cittadine. Attorno alla grande pista da ballo circolare che durante i week-end registra il pienone, divanetti relax e sala giochi con biliardi! Uscendo e accanto all’entrata, una sala ristoro rimane aperta per i nottambuli.
Hotel des Milles Collines (Avenue de la Republique, www.millecollines.net), reso famoso dal film Hotel Ruanda, la cui storia vi è ambientata (anche se in realtà le scene sono state girate in Sud Africa) è una delle soluzioni più costose per dormire in città. Aperto comunque a tutti, si consiglia di andarci il martedì e il giovedì tra le 18.30 e le 19.30 quando, oltre ad approfittare dell’happy hour, si può ascoltare giovani e promettenti artisti locali suonare al bar a bordo piscina.
Karibu (Avenue de la Paix) ottimo indirizzo per mangiare a qualsiasi ora, fino a tarda sera, approfittando di un generoso buffet di cucina locale ad un (piccolo) prezzo fisso.
Dormire
La scelta è ampia anche per quanto riguarda i pernottamenti, oscillando dalle spartane ma pulite stanze dei vari centri d’accoglienza per religiosi, ma aperti ai viaggiatori (dove si può dormire per l’equivalente di circa 5 euro) ai lussuosi hotel con prezzi da capogiro. Una scelta che si situa nel giusto mezzo potrebbe essere lo Sky Hotel (Avenue de la Justice), prezzo tra i 15 e 20 euro. Gode tra l’altro di un’ottima posizione con vista sul popolare e movimentato quartiere musulmano di Nyamirambo, che merita sicuramente una visita.
Da conoscere, per capire
Vietato passare da Kigali senza visitare il Memoriale sul Genocidio (www.kigalimemorialcentre.org). Anche se il Ruanda e la sua gente sono concordi nel voler guardare avanti, ciò non significa dimenticare il passato. Allestito con l’aiuto di una fondazione ebraica americana, il memoriale fornisce un punto di vista didattico nel tentativo di spiegare i tragici eventi che insanguinarono il paese nel 1994. Al piano superiore una sezione è dedicata a tutti i genocidi della storia. Il staff poliglotta può fornire informazioni dettagliate anche sugli altri luoghi della memoria presenti nel paese.
Natura e dintorni
Attualmente il turismo in Ruanda è quasi elusivamente ad appannaggio dei gorilla di montagna, resi celebri (e salvi) grazie alle gesta di Dian Fossey (www.gorillafund.org), e che vivendo protetti nel magnifico quadro del Parco Nazionale dei Vulcani attirano ogni giorno decine di turisti pronti a sborsare delle cifre importanti per avvicinarli. Ma tutto il paese offre paesaggi mozzafiato, ed una buona alternativa per seguire le tracce di altre specie di primati è addentrarsi nella foresta di Nyungwe, una delle ultime foreste primarie di montagna rimaste in Africa. I viaggiatori indipendenti possono rivolgersi per informazioni direttamente alla influente agenzia nazionale di turismo ruandese, l’ORTPN (1, boulevard de la Revolution, www.rwandatourism.com). Altrimenti, volendosi affidare ad un tour operator, si consiglia per disponibilità e simpatia la Silverbacks Adventures (Avenue des Milles Collines, www.silverbacksadventures.com)