Al via il nuovo progetto di commercio equo e solidale in Kosovo. Si chiama Urë/Most ed è promosso da RTM (Reggio Terzo Mondo) per le donne del villaggio di Videja/Vidanje. Donne che sanno lavorare la maglia con grande abilità manuale, creando sciarpe, guanti, cappelli e pantofole. E’ iniziato tutto nel novembre 2006, quando un’ottantina di donne albanesi, serbe e rom-ashkalì, hanno iniziato a incontrarsi per confrontarsi sui diritti della donna. E tra una discussione e l’altra sferruzzavano. E così, sferruzzando sferruzzando, hanno cominciato a creare vere e proprie linee di accessori. Un’attività che è cresciuta molto in fretta, offrendo una prospettiva di reddito per tante famiglie kosovare, e per tante donne sulla strada dell’emancipazione femminile. Ora i prodotti sono distribuiti nel circuito del commercio equo e solidale mediante la vendita diretta in tre botteghe:
Zucchero Amaro di Chiavari (GE) via Entella, 205. Tel. 0185322209 chiavari@zuccheroamaro.it
Bottega del Sole di Carpi (MO) via Santa Chiara 11/13. Tel. 059/654975 bottegadelsole@libero.it
Raggio Verde di Intra (VB) piazza Cavour 42 a Intra (Vb) info@raggioverde.com
Prima che sia troppo tardi
E’ il titolo, efficacissimo, della campagna di sensibilizzazione “I POVERI NON POSSONO ASPETTARE - TARGET 2015”. La campagna è stata promossa da Volontari nel Mondo FOCSIV e Caritas Italiana, per sensibilizzare associazioni, gruppi religiosi, laici e singoli cittadini a prendere coscienza del ruolo, e della responsabilità, che ciascuno di noi ha nei confronti della povertà nel mondo. Obiettivo? Debellare la povertà entro il 2015. Una meta impegnativa e splendida. Ma ancora lontana dall’essere realizzata, anche se sono passati già 40 anni dall’appello della Populorum Progressio: “Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria, quando tanti uomini vivono immersi nell’ignoranza, quando restano da costruire tante scuole, tanti ospedali, tante abitazioni degne di questo nome, ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi”.
Come partecipare? Facile, inviando l’apposita cartolina al presidente del Consiglio Italiano si può aderire alla campagna. In tal modo si rafforza un’azione internazionale di mobilitazione per fare pressione sugli 8 grandi della Terra presenti al G8 perchè rispettino gli impegni presi sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ogni informazione su www.primachesiatroppotardi.it. Le cartoline sono disponibili anche presso gli ufficio di RTM e CARITAS.
Un nastro rosso per la Birmania
Dopo i drammatici eventi dell’Unione di Myanmar, in cui un regime militare ha preso il potere dopo aver perso le elezioni democratiche contro la lega nazionale per la democrazia, condotta da Aung San Suu Kyi, la censura sta riuscendo a bloccare il flusso di informazioni che prima, grazie a internet, riusciva a defluire verso il resto del mondo. Ora collegarsi a internet è diventato impossibile anche per i più smaliziati hacker e pc-maniaci. Tutti gli internet cafè sono stati chiusi e persino un responsabile delle telecomunicazioni ha ammesso che c’è un blocco della rete, anche se lo ha attribuito a un guasto ad un cavo sottomarino danneggiato!! E così ora le notizie riescono a filtrare solo attraverso cellulari e sistemi di comunicazione on line come Skype. Allora, per mantenere viva l’attenzione sulla Birmania e non addormentare le coscienze, alcuni siti si stanno tingendo di rosso, il colore delle vesti dei monaci e in particolare del sanghati che caratterizza i buddisti birmani. Un gesto simbolico di grande solidarietà, ma anche un tentativo di non abbassare la guardia su un grave problema di oppressione di diritti umani. Come aderire all’iniziativa? Se possiedi un sito puoi inserire un ribbon sulla home page. Il ribbon è un nastro rosso simbolico che attraversa lo schermo in diagonale e che segnala la tua solidarietà al popolo birmano. Per inserirlo nel tuo blog, o nel tuo sito, basta copiare e incollare questo codice nel template, prima della chiusura del tag body.
E per avere informazioni aggiornate sulla situazione birmana visitate uno di questi siti:
burmacampaign.org.uk
www.freeburmacoalition.org
www.freeburmarangers.org
www.irrawaddy.org
www.cfob.org
www.freeburma.org
www.dvb.no
www.dassk.com
www.ncgub.net
www.amnesty.org