Rachid Taha
Tékitoi
Universal
Per chi alla musica chiede di più il nuovo
disco del franco-algerino Rachid Taha è una pregiata chicca.
Rachid è quasi sconosciuto in Italia ma in Francia, paese che
ormai lo ospita da anni dopo la sua partenza dalla natia Algeria, ha
raggiunto una discreta fama. Il musicista algerino giunge al suo
quinto lavoro nel pieno della maturità artistica. Tékitoi è
un lavoro bellissimo in cui Rachid parla nella sua lingua
delle sofferenze del mondo e dell’anima su un tappeto sonoro
straordinario fatto di contaminazione musicale di grande modernità.
Ritmi travolgenti, sonorità arabeggianti diluite in un rock corposo.
La musica è trascinante, senza un attimo di sosta, arricchita anche
da Rock El Casbah, una versione meravigliosa e sorprendente
del classico dei Clash. Un grande lavoro che farà innamorare
tutti quelli che sono stanchi della solita pappa musicale.
Face the Music
www.giops.net
Un gruppo di musicisti lodigiani innamorati del
reggae al punto da farne una scelta di vita. Giop's è un progetto
nato per difendere la musica da ogni contaminazione tecnologica o
commerciale. Andrea Gioacchini & co. hanno scelto di fare
della vera musica reggae, quella chiamata "roots" ovvero grezza,
semplice, senza influenze. Dopo aver suonato su tutto il territorio
italiano in band note come Bandaloska, Neffa,
Africa Unite e Reggae National Ticket, hanno prodotto
questo loro primo album, tutto scaricabile gratuitamente dal sito
www.giops.net. Una scelta di
libertà dettata da un grande amore per la musica, un prodotto
musicale puro, ricco di felici intuizioni sonore, ritmi caldi, belle
voci e testi intelligenti. Un'operazione coraggiosa da difendere con
passione perchè aspira a non imbrigliare l'arte.
Vintage – 16 perle del passato italiano
Virgin
Per quelli che come me amano recuperare e
portare a nuova vita oggetti e valori del passato l’operazione
musicale della Virgin condotta con grande sensibilità da Fabio
Volo non può che fare piacere. Volo riesce con l’amore di
ricordi lontani a portarci indietro nel tempo senza propinarci il
solito effetto nostalgia, raccogliendo in un disco una serie di
canzoni praticamente introvabili e in molti casi, per i più giovani,
sconosciute. Una scelta molto ragionata, in cui ciascun brano ha suo
modo segnato la storia della musica popolare italiana. Scorrendo
l’elenco degli interpreti vengono alla luce artisti immensi come
Domenico Modugno, Nicola Arigliano, Beniamino Gigli
o artisti di altri mondi prestati alla musica come la
Lollobrigida o Nino Manfredi in una divertente versione
di Tanto pe’ cantà. Una bella idea che si farà amare da chi
ha vissuto quegli anni ma che offre una opportunità importante a
quei giovani che desiderano scoprire in un percorso musicale
l’Italia di ieri. Ultima nota, la più intensa: il disco si conclude
con una gemma preziosa, A' livella interpretata da
uno struggente Totò. Un documento storico che dovrebbe essere
presente per intensità e importanza nelle case di tutti noi.
It’s time
Wea
Il canadese di origini italiane cavalca l’onda
della moda crooner e si propone come nuova voce calda del panorama
internazionale. Ma non è tutta una mera operazione commerciale.
Interessante l’arrangiamento di Feeling Good curato da Don
Sebesky e David Foster. Da apprezzare la scelta di autori
come Gershwin (A Foggy Day), o Stevie Wonder di
cui canta You and I in un elegante arrangiamento di piano e
archi. You don’t Know Me è un delicato omaggio a Ray
Charles, anche se preferiamo di gran lunga la versione autentica
del grande Ray. Più originale l’interpretazione di Can’t Buy me
Love dei Beatles. Tutto sommato un cd raffinato dall’approccio
swing che può avere la funzione propedeutica di avvicinare orecchie
ancora “vergini” alla tradizione jazz. Ma se una voce come questa
avrà il coraggio di esporsi su terreni più impervi, potremo
aspettarci di più.
Bianco Sporco
Virgin
L’uscita dal gruppo di Dan Solo, sostituito degnamente, in maniera per certi versi sorprendente, da Gianni Maraccolo sembra non aver scalfito in nessun modo la capacità dei Marlene Kuntz di produrre musica di altissimo livello. Godano e compagni già da un po' hanno scelto terreni musicali differenti: la rabbia giovanile, le urla strazianti e sofferte dei loro primi dischi non ci sono più. Il pianeta sonoro dei Marlene ora è fatto di musica più rarefatta, impregnata di suoni solo apparentemente più dolci dato che tra le belle melodie scritte dal gruppo si cela un sound di grande modernità ed emotività. Una musica colta, matura, accompagnata perfettamente dalla voce di Godano sempre più emozionante e completa. I testi sono veramente di alto livello, tra le citazioni colte di Gadda e Gozzano le parole sembrano tutte congeniali al tipo di scrittura che i Marlene ricercano, cioè molto vicine al concetto di pura poesia. Un grande lavoro che porta i Marlene verso vette altissime che pochi in Italia riescono a raggiungere.